I cittadini europei e la proprietà intellettuale: percezione, consapevolezza e comportamento
La PI è una delle risorse più preziose per l'Europa, ma viene anche regolarmente messa in discussione. Grazie a questo studio possiamo ora fornire dati indipendenti e affidabili sulle percezioni e il comportamento dei cittadini europei per quanto riguarda la PI e le sue violazioni.
I cittadini europei e la proprietà intellettuale (PI) è la prima indagine a livello europeo per effettuare una valutazione dettagliata delle percezioni di PI dei cittadini e degli elementi di guida corrispondenti dei comportamenti dei consumatori.
L'indagine viene lanciata in un momento in cui la PI non è mai stata così presente nella vita di tutti i giorni dei cittadini europei. I diritti di proprietà intellettuale coprono tutto, dagli alimenti che si mangiano ai vestiti che s'indossano. Grazie all'esplosione nei contenuti e alla tecnologia digitale, siamo più che mai vicini slla PI.
Fatti principali
I cittadini europei sono largamente favorevoli alla DPI.
- Il 96% degli europei ritiene che la PI sia importante perché supporta l'innovazione e la creatività ricompensando inventori, creatori e artisti
- l'86% concorda sul fatto che la protezione della PI contribuisce al miglioramento della qualità di prodotti e servizi
- Il 69% stima la PI perché contribuisce alla creazione di posti di lavoro e al benessere economico
A livello individuale, vi è un certo livello di tolleranza per l'idea che le violazioni di PI possano essere considerate legittime.
- Una media del 34% degli europei ritiene che l'acquisto di merci contraffatto possa essere giustificato per risparmiare denaro
- Il 38% afferma che i prodotti contraffatti possono essere giustificati come un atto di protesta contro un'economia guidata dal mercato
- Il 22% pensa che scaricarli sia accettabile quando non vi è nessuna alternativa legale
- Il 42% degli europei pensa che sia accettabile per uso personale
Chi ha contribuito allo studio?
La presente relazione integra lo studio "Industrie avanzate in materia di diritti di proprietà intellettuale: contributo alle attività economiche e all'occupazione nell'UE" ed è stato commissionato dall'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) tramite l'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale.
La presente relazione è stata svolta e consegnata da Edelman Berland, una società di consulenza e ricerca strategica specializzata nelle percezioni delle parti interessate e nella valutazione dell'opinione pubblica.
Come è stato condotto lo studio?
La ricerca si è svolta tra il dicembre 2012 e l'agosto 2013 e ha coinvolto i 28 STATI MEMBRI dell'Unione europea Si è ripartita in tre fasi: un esame della letteratura, una ricerca qualitativa e una fase quantitativa.
- L'esame della letteratura ha analizzato studi e pubblicazioni degli ultimi cinque anni al riguardo.
- La fase qualitativa ha coinvolto più di 100 ore di discussione con 250 cittadini europei di età compresa tra 15 e 65 anni. Gruppi di discussione e colloqui approfonditi sono stati tenuti in una scelta di 9 Stati membri: Croazia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Polonia, Regno Unito, Spagna e Svezia.
- Nel processo quantitativo, più di 26 500 cittadini europei hanno espresso i loro punti di vista grazie a un questionario condotto per telefono.
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